Le potenti e inquietanti fotografie di Francesca Woodman
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Sommario
Francesca Woodman è stata una fotografa americana divenuta famosa per le sue immagini potenti e inquietanti in cui esplora il corpo umano in temi come la solitudine, la morte e il femminile. Molte delle sue fotografie sono autoritratti, con figure femminili nude, spesso sfocate dal movimento in lunga esposizione, che si fondono con l'ambiente circostante o con i volti velati.
Guarda anche: Il bastone a LED aggiunge colore al saggio fotografico in modo creativoFrancesca è nata il 3 aprile 1958 a Denver, in Colorado. Figlia di artisti, inizia a fotografare all'età di 13 anni con una macchina fotografica Yashica ricevuta in regalo. Nel 1975 entra alla Rhode Island School of Design (RISD) di Providence, nel Rhode Island. Tra il 1977 e il 1978 studia a Roma nell'ambito di un programma di specializzazione della RISD. Conoscendo bene l'italiano, riesce a stringere amicizia con intellettuali eAlla fine del 1978 è tornata a Rhode Island per laurearsi al RISD.
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Woodman si è trasferita a New York nel 1979 dopo aver trascorso l'estate a Stanwood, Washington, in visita al suo fidanzato alla Pilchuck Glass School. Tornata a New York per dedicarsi alla fotografia, invia un portfolio dei suoi lavori a fotografi di moda, ma non ha successo. Nell'estate del 1980 è stata artista alla MacDowell Colony di Peterborough, nel New Hampshire.
Alla fine del 1980, Woodman cade in depressione per non aver ottenuto l'attenzione che desiderava per il suo lavoro e per la fine della sua relazione. Nell'autunno dello stesso anno sopravvive a un tentativo di suicidio. Il 19 gennaio 1981, all'età di 22 anni, Woodman morì gettandosi dalla finestra di un loft in un edificio dell'East Side a New York. Suo padre suggerì che il suicidio fosse legato a una richiesta di finanziamento non andata a buon fine da parte del National Endowment for the Arts.
Guarda anche: La serie Netflix mostra come i fotografi catturano immagini straordinarie in tutto il mondo![](/wp-content/uploads/dicas-de-fotografia/2856/irzlkadjmb-1.jpg)
Riconoscimento postumo
Francesca Woodman ha lasciato un'opera di grande forza poetica che parla da sola. Durante la sua vita ha tenuto solo poche mostre, in spazi alternativi a New York e a Roma e non si conoscono mostre personali del suo lavoro tra il 1981 e il 1985, ma da allora sono state organizzate numerose esposizioni ogni anno. L'opinione pubblica era generalmente favorevole al lavoro della fotografa. Durante una mostra a Parigi nel 1998, molte persone hanno avuto forti reazioni alle sue fotografie.
Nel 2000, un video sperimentale "The Fancy" di Elisabeth Subrin ha esaminato la vita e l'opera della Woodman. Nel 2011, in occasione del trentesimo anniversario della sua morte, è uscito il lungometraggio documentario "The Woodmans", diretto da Scott Willis, che ha avuto accesso illimitato a tutte le foto, i diari privati e i video sperimentali di Francesca. Il film ha vinto il premio come miglior documentario a NewLe reazioni al film sono state ampiamente positive.
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