Nonostante siano molto utili, i filtri polarizzatori non sono utilizzati o addirittura conosciuti da molti fotografi. Per spiegare cosa sono e a cosa servono i filtri polarizzatori, il sito americano Make Use Of ha realizzato un articolo molto completo, che abbiamo tradotto e riprodotto qui di seguito:

Appena tirato fuori dalla scatola, è facile confondere un filtro polarizzatore con qualcosa progettato semplicemente per proteggere l'obiettivo dai graffi. Che cosa fa esattamente un polarizzatore? È solo un filtro a densità neutra glorificato? Tutt'altro, anche se entrambi sono incredibilmente utili. Qui scoprirete che cos'è un filtro polarizzatore e se vale la pena investire.

Che cos'è un filtro polarizzatore in fotografia?

Quando il cielo non è 15 punti più chiaro del paesaggio che si sta cercando di catturare, è possibile esporre tutto correttamente in una sola volta. Se avete mai provato a fotografare un paesaggio all'alba o al tramonto, probabilmente potete testimoniare che il cielo è chiaro e che il nostro mondo è un luogo molto scuro.

I filtri polarizzatori in fotografia aiutano l'artista a gestire principalmente tre cose: i riflessi, il riverbero e l'abbagliamento dell'obiettivo e l'esposizione del cielo. Come può un semplice filtro di vetro fare tutto ciò senza rendere il resto dell'inquadratura troppo scuro per essere visto?

Che cos'è la polarizzazione?

La risposta è semplice: la polarizzazione della luce descrive il modo in cui il fotone viaggia verso il sensore della fotocamera. Direttamente dal sole, la luce diurna non è polarizzata. Le cose si complicano un po' quando il percorso di un fotone viene interrotto da qualche parte tra voi e la sorgente originale.

Le particelle dell'atmosfera disperdono e diffondono ogni fotone, spostandolo e facendolo "ruotare" orizzontalmente mentre si dirige allegramente verso di noi. In questo modo diventa polarizzato in senso fisico. Cosa c'entra questa proprietà con la fotografia?

Nella parte anteriore dell'obiettivo, i filtri di polarizzazione impediscono il passaggio della luce di una determinata polarizzazione, grazie alla forma del percorso che i fotoni compiono. A volte la scienza che sta dietro a un'apparecchiatura è quasi più interessante dell'apparecchiatura stessa.

Come funzionano i polarizzatori?

Una normale lente ammette la luce in modo indiscriminato, senza tenere conto della polarizzazione di ciascun fotone. I filtri di polarizzazione, invece, sono incisi con una serie di linee molto piccole, che impediscono alla luce polarizzata di raggiungere il sensore.

Con i polarizzatori, ciò che conta è l'angolo con cui la luce colpisce il filtro e il grado di rotazione del filtro stesso. Questa impostazione determina la quantità di luce polarizzata che viene assorbita prima di raggiungere il sensore.

Quando la serie di linee viene ruotata nella posizione perpendicolare più verticale, la maggior parte della luce polarizzata viene assorbita. La luce non può passare dalle linee verticali quando ogni fotone si muove orizzontalmente in un percorso bidimensionale e totalmente piatto. Le linee orizzontali permettono a questi percorsi piatti di passare senza problemi.

Ruotando il filtro polarizzatore in senso orario o antiorario si ha un maggiore controllo sulla quantità di luce polarizzata che passa attraverso di esso. Ciò significa che si può ridurre l'aspetto dei riflessi nella foto senza eliminarli del tutto. Per la maggior parte dei filtri polarizzatori, questo si ottiene ruotando l'anello di regolazione fisso.

Per la luce diretta, l'effetto di un polarizzatore sarà più evidente quando la luce cade sull'obiettivo con un angolo di 90 gradi. È possibile orientarsi intorno al soggetto per favorire l'effetto o ridurlo, a seconda della propria visione della foto.

Polarizzatori e riflettori

I filtri polarizzatori sono ottimi non solo per la fotografia all'aperto. Quando si cerca di fotografare qualcosa di brillante, come un'auto nuova, un filtro polarizzatore ci aiuta a vedere "attraverso" il bagliore del riflesso ammettendo la luce in modo selettivo. Questo avviene anche quando si scatta in interni o in studio. Come?

Quando la luce si riflette su una superficie speculare, la sua polarizzazione cambia nel rimbalzo. La luce riflessa su di essa è fuori "fase" rispetto alla luce della sorgente originale, rispetto a dove ci si trova con la fotocamera. Siamo in grado di regolare la rotazione del filtro in modo da dirigere questa luce ripolarizzata che la superficie speculare sta cercando di trasmettere a noi.

Il risultato è un'immagine finale molto più professionale, priva di riflessi che distraggono. Anche il colore e il tono del soggetto saranno più nitidi di quanto sarebbero altrimenti. L'immagine appare più "pulita" e lineare.

Se pensate che il vostro lavoro sia esente da questo principio, vi sbagliate. Anche i soggetti opachi o quasi opachi "riflettono" la luce verso la fotocamera. La polarizzazione di questa luce riflessa è utile per lo stesso motivo descritto sopra. Ora i valori del soggetto non sono più nascosti da "riflessi" vaganti. I risultati parlano da soli.

Polarizzazione lineare vs. polarizzazione circolare

Esistono due tipi di polarizzatori: i polarizzatori lineari e i polarizzatori circolari. Se si utilizza una SLR o una DSLR, un filtro di polarizzazione lineare può inibire i mezzi di lettura della luce della fotocamera per la messa a fuoco e l'esposizione. Le fotocamere che si basano su specchi utilizzano la polarizzazione per misurare la luce in entrata, motivo per cui sono stati inventati i polarizzatori circolari.

Un filtro polarizzatore lineare è costituito da un solo strato di vetro caratterizzato da una serie di inclusioni lineari. I polarizzatori circolari comprendono sia questo primo strato che un secondo. Il secondo strato di vetro tratta nuovamente la luce, polarizzandola circolarmente e traducendola in una forma che la fotocamera può interpretare.

I polarizzatori lineari funzionano allo stesso modo in entrambe le direzioni, mentre i polarizzatori circolari sono a senso unico. Quando si utilizza un polarizzatore lineare, le reflex e le DSLR non possono "vedere" i riflessi necessari per misurare la luce attraverso il proprio set di specchi interni senza una certa somiglianza con il resto dell'immagine, per così dire.problema.

Quali tipi di fotografia possono beneficiare di un polarizzatore?

La verità è che ogni fotografo dovrebbe possedere un filtro polarizzatore per fotocamera. Se rientrate in una delle seguenti categorie, dovrebbe essere una priorità:

• Fotografi di paesaggio Già prima dell'avvento della fotografia a colori, i fotografi di paesaggi in bianco e nero facevano largo uso di filtri polarizzatori per migliorare il contrasto delle loro immagini. Gli artisti erano in grado di catturare i dettagli della scena mantenendo il cielo perfettamente esposto.
• Fotografi di prodotto Se i riflessi indesiderati rubano il fascino dell'oggetto, un polarizzatore vi aiuterà quasi certamente a eliminare la luce in eccesso.
• Fotografi d'arte I polarizzatori danno vita agli oggetti speculari, anche sotto le luci meno adatte alla fotografia in senso estetico.
• Fotografi occasionali Se scattate per divertimento, è probabile che non dedichiate molto tempo alla pianificazione di ogni scatto. Molti di noi iniziano a fotografare i propri amici casualmente in pieno giorno. Un filtro polarizzatore doma il fuoco del sole, rendendo ogni scatto molto più degno di instagram e memorabile.

Indipendentemente da ciò che si sta fotografando, i polarizzatori fanno una grande differenza nell'aspetto della luce e nel colore catturato dalla foto, rendendo ogni scatto degno di nota.